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2.3 Problemi con l’uso dei combustibili fossili: L’esaurimento delle risorse

2.3 Problemi dell’uso dei combustibili fossili: L’esaurimento delle risorse

I combustibili fossili sono una forma di energia solare, immagazzinata nella biomassa che si è compattata nella crosta terrestre nel corso di miliardi di anni, che è la ragione per cui sono così densi di energia. C’è una quantità finita di combustibili fossili nel sottosuolo della terra. Un consumo costante di una risorsa finita avrà una conclusione certa e inevitabile: le riserve alla fine si esauriranno. Un consumo esponenziale di una risorsa finita avrà lo stesso effetto, solo molto più rapido. Il dibattito sull’esaurimento delle risorse non è quindi se, ma quando la risorsa si esaurirà.

Peak oil

Hubbert era un geofisico statunitense che lavorava per l’industria petrolifera negli USA negli anni ’50. Ha postulato che la quantità di petrolio che veniva scoperta si stava riducendo, e ha fatto una previsione che la produzione di petrolio per gli Stati Uniti avrebbe rallentato, “picchiato” e poi sarebbe diminuita, seguendo un grafico a campana come segue:

Figura 2.3.1 – La curva di Hubbert. La linea rossa tratteggiata mostra quando è stata fatta la previsione


(Fonte: Wikipedia )

Figura 2.3.1 tratto da Wikipedia (Autore: Sfoucher)con Licenza CreativeCommons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 2.5 Generico
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Hubbert_US_high.svg

Di seguito la previsione originale di Hubbert sull’offerta mondiale di petrolio. Egli approssimò che le forniture mondiali di petrolio avrebbero raggiunto il picco “circa mezzo secolo” dopo la stesura del rapporto (1956).

Figura 2.3.2 Picco mondiale del petrolio previsto da Hubbert


(Fonte Wikipedia )
Figura 2.3.2 tratto da Wikipedia (Autore: Hankwang) sotto una licenza CreativeCommons Attribution-ShareAlike 2.5 Generic License
http://en.wikipedia.org/wiki/User:Kgrr/Sandbox/Peak_oil

Il seguente è un grafico con diverse previsioni fatte da compagnie petrolifere e altre agenzie energetiche. Alcune sono più ottimiste di altre.

Figura 2.3.3 Previsioni per la produzione mondiale di petrolio


Figura2.3.2 tratta da Wikipedia (Autore: Hankwang) con licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.5 Generic License
http://en.wikipedia.org/wiki/User:Kgrr/Sandbox/Peak_oil

Si noti che il picco del petrolio non è il momento in cui il petrolio si esaurisce; ce ne sarà ancora tanto nel terreno quanto ne abbiamo già estratto, ma la velocità di trovare nuovi pozzi, la produzione e l’estrazione si ridurrà.

Un altro punto importante da considerare è il consumo mondiale. Quando il consumo supera la produzione c’è un deficit tra l’offerta e la domanda. A questo punto i prezzi del petrolio salgono, e ci sono preoccupazioni su dove assicurarsi il petrolio.

Abbiamo già stabilito che le nostre attuali richieste di energia dipendono dal petrolio e da altri combustibili fossili. Una volta raggiunto il picco del petrolio, così come un aumento del prezzo, la sicurezza energetica diventerà un problema. Come per altre risorse preziose, il petrolio ha il potenziale di causare conflitti internazionali.

Il picco di Hubbert è stato usato specificamente per il petrolio, ma tutta la produzione di combustibili fossili e di altri minerali estratti di cui c’è una fornitura finita segue una curva simile, portando al picco del gas, del carbone, dell’uranio, del rame, ecc.

Alcuni rapporti stimano circa 40 anni di fornitura di petrolio rimanente. La fornitura di gas naturale dovrebbe durare solo un po’ di più, circa sessant’anni; il carbone è molto più abbondante e dovrebbe durare poco più di 200 anni; tuttavia, è uno dei maggiori emettitori di anidride carbonica per unità di energia prodotta.

Man mano che i combustibili fossili diventano più difficili da ottenere, l’energia richiesta per estrarli diventa maggiore. Questo è noto come il ritorno energetico dell’investimento (EROI): quanta energia bisogna mettere per quanta se ne ricava. All’inizio della scoperta del petrolio questo era molto alto, perché il petrolio era facile da trovare e non richiedeva molta energia per essere estratto. Ora il rendimento è molto più basso, si mette più energia per ottenere quantità inferiori in una spirale di riduzione.

Il vero problema dei combustibili fossili è che formano uno scenario economico basato su prezzi molto fluttuanti, che la loro disponibilità è distribuita in modo ineguale (tanto tra Nord e Sud quanto tra ricchi e poveri) e che hanno un dimostrato impatto nocivo sull’ecosistema.

Il tema del picco del petrolio e le implicazioni della nostra dipendenza da una sostanza che un giorno si esaurirà ha scatenato un acceso dibattito negli ultimi anni, soprattutto perché il prezzo del petrolio è in costante aumento.

Guarda questo TEDtalk che copre in dettaglio la dipendenza della società dal petrolio e le strategie per superare questa dipendenza passando ad un sistema energetico sostenibile.

Rob Hopkins Transition Towns

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