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Capogiri dopo la commozione cerebrale: Non tutte le vertigini sono vertigini

Obiettivo: Caratterizzare la presenza e il grado di stordimento post-concussione in relazione alle vertigini e ai capogiri post-concussione, e determinare se lo stordimento influenza la durata complessiva dei sintomi.

Disegno: Prospettico, disegno di coorte.

Impostazione: Nationwide Children’s Hospital, Clinica delle commozioni sportive.

Partecipanti: Cinquecentodieci pazienti (9-19 anni di età) entro 30 giorni dalla commozione cerebrale.

Misure di risultato principali: Valutazioni dei pazienti (scala 0-6) di più sintomi post-commozione tra cui testa vuota, vertigini e capogiri, riportati dal giorno della valutazione clinica e ricordati dal giorno della commozione cerebrale.

Risultati: La vertigine post-concussiva si è verificata comunemente rispetto alle vertigini. La vertigine è stata ricordata più delle vertigini (70,8% vs 48,6%, P < 0,001) il giorno della commozione cerebrale e riportata più delle vertigini (47,1% vs 24,1%, P < 0,001) il giorno della valutazione clinica. L’analisi delle componenti principali ha dimostrato forti correlazioni tra stordimento, vertigini, difficoltà di equilibrio, difficoltà di concentrazione, annebbiamento mentale e difficoltà di ricordare, rispetto ad altri sintomi post-concussivi. Quando presenti il giorno della valutazione clinica, questi sintomi altamente correlati prevedevano un recupero prolungato della commozione cerebrale. Sesso femminile (P = 0,04; HR = 1,23), sintomi emotivi ricordati dal giorno della commozione cerebrale (P = 0,007; HR = 1,23), e sintomi cefalalgici (P < 0,001; HR = 1,34) riportati il giorno della valutazione clinica anche predetto recupero prolungato concussione.

Conclusioni: Non tutte le vertigini post-concussione sono vertigini. La vertigine post-concussione è comune e, se presente al momento della valutazione clinica, può influenzare il recupero della commozione cerebrale.

Rilevanza clinica: Distinguere la vertigine post-concussiva dalla vertigine può aiutare a informare il trattamento clinico e il disegno della ricerca sulla commozione cerebrale. Questo studio si aggiunge al crescente corpo di prove che sostiene un’associazione tra commozione cerebrale e disfunzione autonomica.

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