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Charles V

Charles V, di nome Charles The Wise, francese Charles Le Sage, (nato il 21 gennaio 1338, Vincennes, Fr.-morto il 16 settembre. 16 settembre 1380, Nogent-sur-Marne), re di Francia dal 1364 che guidò il paese in una miracolosa ripresa dalla devastazione della prima fase della guerra dei cent’anni (1337-1453), ribaltando il disastroso accordo anglo-francese del 1360.

Avendo acquistato il Delfinato (sulla frontiera sud-orientale della Francia) nel 1349, Carlo portò il titolo di delfino fino alla sua incoronazione. Dopo che suo padre, il re Giovanni II il Buono, fu catturato dagli inglesi a Poitiers nel 1356, Carlo, per raccogliere i soldi del riscatto del padre, dovette convocare uno Stato generale ostile, che, guidato da Étienne Marcel, prevosto dei mercanti di Parigi, lo costrinse ad emettere un’ordinanza di riforma il 3 marzo 1357. Per spaventare ulteriormente Carlo, Marcel fece assassinare due consiglieri del re nel palazzo in presenza di Carlo nel febbraio 1358. Carlo, per radunare un esercito, lasciò Parigi per convocare un’assemblea dei suoi sostenitori. Il 31 luglio 1358, Marcel fu assassinato.

Quando Carlo rientrò a Parigi il 2 agosto 1358, la sua situazione militare rimaneva precaria perché doveva ancora combattere sia gli inglesi che il suo arcinemico, il re di Navarra. I trattati di Brétigny e di Calais (maggio e ottobre 1360) concessero a Edoardo III d’Inghilterra la maggior parte della Francia sud-occidentale e 3.000.000 di corone d’oro per il riscatto di Giovanni.

Carlo salì al trono francese l’8 aprile 1364, alla morte di Giovanni. Poi sfidò il re di Navarra per la successione di Borgogna. Bertrand du Guesclin, brillante capo militare di Carlo, sconfisse i navarresi a Cocherel nel maggio 1364, ma fu sconfitto ad Auray il settembre successivo dalla parte sostenuta dagli inglesi in un rinnovo di una vecchia disputa sulla successione bretone.

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Quando nel 1369 scoppiò di nuovo la guerra con l’Inghilterra per il mancato rispetto da parte della Francia degli obblighi del trattato, Carlo seguì i consigli militari di du Guesclin, ottenendo per i francesi così tante vittorie che, nel 1375, l’accordo del 1360 era praticamente annullato. Nel 1378, dopo aver appreso delle trame del re di Navarra, Carlo lo espropriò di tutte le sue terre francesi tranne Cherbourg. Quel dicembre Carlo fece, senza successo, il suo ultimo tentativo di privare il duca Giovanni IV della Bretagna. Gli ultimi atti politici di Carlo riguardarono soprattutto la rivalità tra i due papi appena eletti; la sua decisione di appoggiare Clemente VII lo rese il principale responsabile del grande scisma del papato.

Nella sua corte Carlo, uomo intellettuale e religioso, si circondò di lusso e di uomini dai gusti colti. Oltre a riorganizzare l’esercito, creare una nuova marina, istituire cambiamenti fiscali e portare le Fiandre, la Spagna e il Portogallo nelle alleanze francesi, si preoccupò anche di ridecorare il Louvre per ospitare una magnifica biblioteca e di finire il castello di Vincennes.

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