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Charlize Theron Biografia

Secondo la leggenda, Charlize Theron fu scoperta da un agente mentre litigava con un direttore di banca su Hollywood Boulevard. Diciottenne e affamata, la Theron avrebbe avuto una discussione dopo che il direttore si era rifiutato di incassare il suo assegno. Lo sfogo ha attirato l’attenzione dell’agente, e otto mesi dopo la Theron ha ottenuto il suo primo lavoro come attrice. In seguito è diventata una delle giovani attrici più sexy di Hollywood, grazie a una combinazione fortuita di talento e di un aspetto biondo e statuario così ardentemente adorato dalla telecamera.
Nata il 7 agosto 1975, la Theron è cresciuta in una fattoria a Benoni, in Sudafrica. Formatasi come ballerina di danza classica, è stata mandata a Milano a 16 anni per diventare una modella dopo la morte di suo padre (che, è stato poi rivelato, è avvenuta dopo che lui è stato colpito dalla madre di Theron, che si stava difendendo dai suoi abusi da ubriaco). Dopo essersi stancata di fare la modella, la Theron tornò al suo primo amore, la danza, che la portò a trasferirsi a New York per ballare con il Joffrey Ballet. Sfortunatamente, la sua carriera è stata fermata da un infortunio al ginocchio, che ha portato la Theron – su richiesta della madre – a viaggiare a Los Angeles per tentare la fortuna con la recitazione. Dopo una lunga lotta senza successo, il destino ha sorriso alla Theron sotto forma del suddetto incontro in banca. opo un’infausta piccola parte in Children of the Corn III del 1994, la Theron ha ottenuto la sua prima dose di riconoscimento con 2 Days in the Valley (1996). Il film non ha avuto particolare successo, ma le ha dato sia la visibilità di cui aveva bisogno che gli elogi della critica. Il film è servito anche come trampolino di lancio per il suo primo ruolo da protagonista, quello della moglie tormentata di Keanu Reeves in The Devil’s Advocate (1997). Il film ha ricevuto recensioni scarse, ma la Theron è riuscita a conquistarsi molti elogi per la sua performance. Il suo progetto successivo, Trial and Error (1997), è emerso brevemente prima di scomparire senza lasciare traccia, ma il successivo Mighty Joe Young (1998) ha portato alla Theron altre critiche positive. La sua ascesa è stata confermata con il suo casting in Celebrity, il cameo-fest di Woody Allen del 1998 che comprendeva anche i ruoli di tutti, da Kenneth Branagh a Winona Ryder a Leonardo DiCaprio a Isaac Mizrahi. Nel suo ritratto di una top model perennemente eccitata, la Theron brillava in un ruolo apparentemente progettato per permetterle di ostentare i suoi attributi naturali e poco altro. E’ stata premiata con un lavoro più sostanzioso – per non dire multistrato – in The Cider House Rules (1999), l’adattamento di Lasse Hallström del romanzo di John Irving che ha vinto l’Oscar. Sulla scia de Le regole della casa del sidro sono arrivati alcuni progetti molto pubblicizzati ma deludenti, tra cui Reindeer Games (2000) di John Frankenheimer, The Legend of Bagger Vance (2000) di Robert Redford, e Sweet November (2001), l’ultimo dei quali l’ha riunita all’ex co-protagonista Keanu Reeves. La Theron è stata anche riunita con Woody Allen nel suo La maledizione dello scorpione di giada (2001), un altro film molto atteso che, nonostante un cast di alto profilo e un elegante design d’epoca, è stato un insuccesso sia critico che commerciale.
Niente di tutto questo, comunque, ha spinto la Theron fuori dal suo status di A-list, qualcosa che è stato confermato dal suo casting nel vistoso e stellato remake del 2003 di The Italian Job, una commedia molto amata del 1969 con Michael Caine. La versione del 2003 vedeva Mark Wahlberg nel ruolo di protagonista, con Theron, Edward Norton, Seth Green e Mos Def, tra gli altri, a sostenerlo. Lo stesso anno, la Theron ha cambiato marcia e si è tuffata a capofitto nella categoria “attrice seria” con il suo ruolo da protagonista in Monster, il dramma criminale basato sulla storia reale della serial killer Aileen Wuornos, una prostituta che, alla fine degli anni ’80, ha ucciso sette uomini in Florida. Co-protagonista Christina Ricci nel ruolo dell’amante della Wuornos, il film prometteva di mostrare al pubblico un lato della Theron che certamente non era stato accennato nei suoi precedenti ritratti di modelle, fidanzate e debuttanti del Sud. È stato evidentemente un successo, dato che la Theron è stata sommersa da più di una dozzina di premi, tra cui un Oscar, in seguito alla sua prima nomination all’Academy Award.
Il 2005 sarebbe stato un anno decisamente misto per la Theron. È apparsa per la prima volta nell’adattamento live-action della serie animata di culto Aeon Flux, un film che è stato quasi unanimemente malignato dalla critica e largamente evitato dal pubblico. Fortunatamente, ha anche recitato nel ben accolto docudrama North Country. Interpretando una donna che ha combattuto con successo contro le molestie sessuali, la Theron è stata onorata con la sua seconda nomination all’Oscar per l’interpretazione.
Nel 2007 la Theron ha guadagnato gli elogi della critica per il suo ruolo di supporto come detective in In the Valley of Elah, e si è unita al cast stellare di The Road nel 2008. L’anno successivo Theron ha avuto un ruolo da protagonista in Young Adult (scritto dai collaboratori di Juno, Diablo Cody e Jason Reitman) nel ruolo di una scrittrice divorziata da poco che torna nella sua città natale con l’intenzione di riconquistare il suo amore del liceo. Young Adult è stato accolto bene sia dal botteghino che dalla critica. Snow White and the Huntsman del 2012 ha visto la Theron nei panni della diabolica regina, mentre Prometheus (2012) ha visto l’attrice interpretare il personaggio freddo ma complesso della rappresentante aziendale Meredith Vickers. Nel 2014, ha assunto un ruolo comico fuori dal personaggio, interpretando la protagonista romantica in A Million Ways to Die in the West di Seth Macfarlane, prima di tornare al top della forma in Mad Max: Fury Road l’anno successivo.
– Rebecca Flint Marx, Rovi

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