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Erode

Costruzione del Secondo Tempio e ruolo nella storia di Gesù

Erode dotò il suo regno di imponenti fortezze e splendide città, di cui le due più grandi erano nuove e in gran parte pagane: il porto di Caesarea Palaestinae sulla costa tra Joppa (Jaffa) e Haifa, che in seguito sarebbe diventata la capitale della Palestina romana; e Sebaste sul sito a lungo desolato dell’antica Samaria. A Herodium, nel deserto della Giudea, Erode costruì un grande palazzo, che gli archeologi nel 2007 identificarono provvisoriamente come il sito della sua tomba. A Gerusalemme costruì la fortezza di Antonia, porzioni della quale si possono ancora vedere sotto i conventi sulla Via Dolorosa, e un magnifico palazzo (di cui una parte sopravvive nella cittadella). La sua creazione più grandiosa fu il Tempio, che ricostruì interamente. La grande corte esterna, 35 acri (14 ettari) di estensione, è ancora visibile come Al-Ḥaram al-Sharīf. Abbellì anche città straniere – Beirut, Damasco, Antiochia, Rodi – e molte città. Erode patrocinò i Giochi Olimpici, di cui divenne presidente. Nel suo regno non poteva dare pieno sfogo al suo amore per la magnificenza, per paura di offendere i farisei, la fazione principale del giudaismo, con cui era sempre in conflitto perché lo consideravano uno straniero. Erode si considerava indubbiamente non solo come il patrono dei pagani riconoscenti, ma anche come il protettore dell’ebraismo al di fuori della Palestina, di cui faceva di tutto per conciliare gli ospiti gentili.

Gerusalemme: Muro Occidentale, Monte del Tempio
Gerusalemme: Muro Occidentale, Monte del Tempio

Il Muro Occidentale, nella Città Vecchia di Gerusalemme, tutto ciò che rimane del muro di contenimento che circonda il Monte del Tempio.

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Purtroppo, c’era una vena oscura e crudele nel carattere di Erode che si mostrava sempre di più con l’età. La sua instabilità mentale, inoltre, era alimentata dagli intrighi e dagli inganni che avvenivano all’interno della sua stessa famiglia. Nonostante il suo affetto per Mariamne, era incline a violenti attacchi di gelosia; sua sorella Salomè (da non confondere con la sua pronipote, la figlia di Erodiade Salomè) fece buon uso dei suoi naturali sospetti e avvelenò la sua mente contro sua moglie per distruggere l’unione. Alla fine Erode uccise Mariamne, i suoi due figli, suo fratello, suo nonno e sua madre, una donna del più vile stampo che aveva spesso aiutato i piani di sua sorella Salomè. Oltre a Doris e Mariamne, Erode aveva altre otto mogli e aveva figli da sei di loro. Ebbe 14 figli.

Nei suoi ultimi anni Erode soffrì di arteriosclerosi. Dovette reprimere una rivolta, fu coinvolto in una lite con i suoi vicini nabatei e infine perse il favore di Augusto. Soffriva molto ed era in disordine mentale e fisico. Modificò tre volte il suo testamento e infine diseredò e uccise il suo primogenito, Antipatro. L’uccisione, poco prima della sua morte, dei bambini di Betlemme era del tutto coerente con il disordine in cui era caduto. Dopo un tentativo fallito di suicidio, Erode morì. Il suo testamento finale prevedeva che, con l’approvazione di Augusto, il suo regno sarebbe stato diviso tra i suoi figli: Archelao sarebbe stato re della Giudea e della Samaria, mentre Filippo e Antipa si sarebbero divisi il resto come tetrarchi.

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