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Estimating the Long-Term Impact of the Great Chinese Famine (1959-61) on Modern China

Questa ricerca analizza l’impatto a lungo termine della Grande Carestia cinese (1959-61) sull’economia cinese moderna, e mostra che le aree in cui la carestia fu più grave hanno oggi un PIL pro capite significativamente più basso. La Grande Carestia ha coinciso con il piano di modernizzazione dell’industrializzazione e dell’agricoltura del Partito comunista cinese, il Grande balzo in avanti (GLF). Per rimuovere i problemi di endogeneità e di variabili omesse, viene sfruttata una relazione unica tra la conquista della Cina continentale da parte dell’esercito comunista (1946-50) e il grado in cui la leadership subnazionale era disposta ad applicare le politiche del GLF a scapito del benessere dei cittadini rurali, tramite la stima della variabile strumentale (IV). In particolare, le aree liberate più tardi avevano una maggiore densità di amministratori zelanti all’inizio della GLF nel 1958, e a loro volta sperimentavano un’applicazione più rigorosa delle politiche della GLF, con conseguente maggiore gravità della carestia. Di conseguenza, questa ricerca trova un impatto relativamente pronunciato della carestia scatenata dalla politica catturato dal metodo IV, che rafforza la prospettiva crescente che la carestia sia una conseguenza di un diritto alimentare inadeguato, invece di essere semplicemente una carenza di cibo.

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