Ethel Kennedy ha costruito una sua eredità mentre continuava quella di Bobby
Ci sono già stati innumerevoli libri, film, serie televisive e documentari pubblicati sulla famiglia Kennedy, tanto che chi cerca di saperne di più su una delle famiglie politiche più potenti d’America potrebbe non sapere da dove cominciare. Ma la nuova docuserie di Netflix, Bobby Kennedy For President, che ha debuttato sul sito di streaming il 27 aprile, è un ottimo modo per immergere i piedi in questa storia immensa e complicata. La serie presenta filmati mai visti di Robert Kennedy e della sua famiglia, ed esplora sia la sua vita pubblica che quella privata, fino al suo assassinio nel 1968. E una delle figure chiave di sostegno del politico era sua moglie. Dov’è Ethel Kennedy nel 2018? La sostenitrice dei diritti civili sta ancora continuando il lavoro avviato dal marito.
Anche se Ethel è notoriamente riluttante a parlare con la stampa e, secondo la CNN, non viene intervistata per la docuseries di Netflix, questo non significa che si sia ritirata completamente dalla vita pubblica. Al contrario, dalla morte del marito, Ethel Kennedy è stata in prima linea nel continuare il suo lavoro umanitario sia negli Stati Uniti che in tutto il mondo.
NBC riporta che Ethel ha fondato il Robert F. Kennedy Center For Justice and Human Rights poco dopo la morte del marito, e il centro è attualmente gestito dalla figlia di Ethel e Bobby, Kerry Kennedy. Il sito web della fondazione afferma che il centro lavora al fianco di “attivisti locali per garantire un cambiamento positivo duraturo nei governi e nelle aziende”, sia negli Stati Uniti che all’estero. Nel 2012, Vogue ha riferito che Ethel ha ancora trascorso del tempo a raccogliere personalmente fondi per il centro, che a quel tempo stava raccogliendo fondi per la popolazione di Haiti. Così, anche se Ethel non parla spesso alla stampa, non è stata timida nel sostenere gli altri.