Ferdinando Magellano
Prima vita
Magellano era figlio di Rui de Magalhães e Alda de Mesquita, membri della nobiltà portoghese. In giovane età divenne paggio della regina Leonor, moglie di Giovanni II (regnante 1481-95) e sorella di Manuele I (regnante 1495-1521), a Lisbona. All’inizio del 1505 si arruolò nella flotta di Francisco de Almeida, primo viceré dell’India portoghese, la cui spedizione il re Manuel inviò per controllare la potenza marittima musulmana lungo le coste africane e indiane e per stabilire una forte presenza portoghese nell’Oceano Indiano. Durante uno scontro navale a Cannanore (oggi Kannur) sulla costa indiana del Malabar, Magellano è stato ferito, secondo il cronista Gaspar Correia (scritto anche Corrêa). Sebbene Correia affermi che durante questo primo periodo del suo servizio in India, Magellano acquisì una notevole conoscenza della navigazione, poco si sa dei primi anni di Magellano in Oriente, finché non appare tra coloro che navigano nel novembre 1506 con Nuno Vaz Pereira verso Sofala, sulla costa del Mozambico, dove i portoghesi avevano stabilito un forte.
Nel 1507 Magellano era tornato in India. Prese parte, il 2-3 febbraio 1509, alla grande battaglia di Diu, in cui i portoghesi sconfissero una flotta musulmana e ottennero così la supremazia su gran parte dell’Oceano Indiano. Raggiunta Cochin (oggi Kochi, India) con la flotta di Diogo Lopes de Sequeira, partì successivamente per la città-stato malese di Malacca (oggi Melaka, Malaysia). Magellano è menzionato come inviato ad avvertire il comandante delle navi portoghesi nelle acque di Malacca dell’imminente attacco dei Malesi. Durante i successivi combattimenti salvò la vita di un esploratore portoghese, il suo caro amico Francisco Serrão. (Serrão, forse un parente di Magellano, aveva navigato con Magellano in India nel 1505). Magellano tentò di tornare in Portogallo in seguito, ma non ebbe successo. In un consiglio tenuto a Cochin il 10 ottobre 1510, per decidere i piani per la riconquista di Goa – che i portoghesi avevano catturato all’inizio dell’anno ma poi perso – egli consigliò di non prendere grandi navi in quella stagione. Tuttavia, il nuovo governatore portoghese in India, Afonso de Albuquerque, lo fece, e la città cadde ai portoghesi il 24 novembre. Il nome di Magellano non compare tra i combattenti.
Le vittorie portoghesi al largo della costa orientale dell’Africa e di quella occidentale dell’India avevano spezzato il potere musulmano nell’Oceano Indiano, e lo scopo della spedizione di Almeida – strappare agli arabi i punti chiave del commercio marittimo – era quasi raggiunto. Tuttavia, senza il controllo di Malacca, il loro risultato era incompleto. Alla fine di giugno 1511, quindi, una flotta sotto Albuquerque partì per Malacca, che cadde dopo sei settimane. Questo evento, a cui Magellano prese parte, fu il coronamento della vittoria portoghese in Oriente. Attraverso Malacca passava la ricchezza dell’Oriente ai porti dell’Occidente, e al comando dello Stretto di Malacca i portoghesi avevano la chiave dei mari e dei porti della Malesia. Restava solo da esplorare le ricchezze delle Molucche (ora parte dell’Indonesia), le isole delle spezie. Di conseguenza, all’inizio del dicembre 1511 salparono per un viaggio di ricognizione, e dopo aver raggiunto Banda tornarono con la spezia nel 1512. L’affermazione fatta da alcuni che Magellano fece questo viaggio si basa su dichiarazioni non provate del geografo italiano Giovanni Battista Ramusio e dello storico spagnolo Leonardo de Argensola, e la mancanza di prove depone contro la sua accettazione. Tuttavia, si sa che l’amico di Magellano, Serrão, era al comando di una delle navi e che in seguito inviò a Magellano informazioni utili dalle Molucche su quelle isole.
A metà del 1513 Magellano era tornato a Lisbona, ma presto si unì alle forze inviate contro la roccaforte marocchina di Azamor (Azemmour). In una scaramuccia, in agosto, subì una ferita alla gamba che lo costrinse a zoppicare per il resto della sua vita. Tornato a Lisbona nel novembre 1514, chiese al re Manuel un aumento simbolico della sua pensione come ricompensa. Ma segnalazioni infondate di comportamenti irregolari da parte sua erano giunte al re: dopo l’assedio di Azamor, Magellano fu accusato di aver venduto una parte del bottino di guerra al nemico. Rifiutando la richiesta di Magellano di una ricompensa, Manuel gli ordinò di tornare in Marocco. All’inizio del 1516 Magellano rinnovò la sua petizione; il re, rifiutando ancora una volta, gli disse che avrebbe potuto offrire i suoi servizi altrove.