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Guglielmo II

Guglielmo II era il secondo figlio sopravvissuto di Guglielmo I e Matilde di Fiandra. Alla morte di Guglielmo I le sue terre furono divise; suo figlio maggiore Roberto divenne duca di Normandia, mentre Guglielmo Rufo ricevette l’Inghilterra. Fu incoronato il 26 settembre 1087. Dovette quasi subito affrontare una ribellione a favore di Roberto, guidata dallo zio Odo, conte di Kent e vescovo di Bayeux. I ribelli furono sconfitti in gran parte con l’aiuto dei prelievi inglesi, ai quali Guglielmo promise, tra le altre cose, meno tasse e leggi forestali più miti, ma non mantenne la sua promessa. Nel 1091 attaccò la Normandia con un certo successo; con il trattato di Rouen, Roberto gli lasciò tenere ciò che aveva vinto in cambio dell’aiuto nel ristabilire l’ordine e riconquistare la contea del Maine. Anche queste promesse furono solo parzialmente mantenute.

L’arcivescovo Lanfranc morì nel 1089. Guglielmo, che sembra essere stato apertamente irreligioso, mantenne la sede vacante e sfruttò la Chiesa senza leader attraverso il suo abile e impopolare ministro Ranulf Flambard. Ma nel 1093, pensando di morire, nominò arcivescovo Anselmo, abate di Bec, un teologo di primo piano, che fece ogni sforzo per declinare la carica. Il re si riprese, si scrollò di dosso le sue paure superstiziose, e presto litigò con l’arcivescovo. La prima disputa sorse sul riconoscimento di uno dei due papi rivali; altri problemi sorsero per la scarsa qualità dei cavalieri dell’arcivescovo; inoltre Guglielmo non avrebbe permesso ad Anselmo di visitare il Papa per ottenere il suo pallio. Un concilio a Rockingham (febbraio 1095) non riuscì a prendere una decisione sui diritti dell’arcivescovo. Il re desiderava la sua deposizione ma fu superato da un legato papale in Inghilterra.

Nel 1096 il duca Roberto decise di partire per una crociata. Per finanziare la sua spedizione si offrì di dare in pegno il ducato a Guglielmo per 100.000 marchi. Guglielmo raccolse il denaro in Inghilterra e così ottenne il controllo della Normandia, dove ristabilì l’ordine e attaccò il Maine e il Vexin francese. Stava considerando un accordo simile con il duca di Aquitania, ma il 2 agosto 1100, mentre cacciava nella Nuova Foresta con suo fratello Henry, fu ucciso da una freccia scoccata da Walter Tirel. Il suo corpo fu portato da un guardaboschi a Winchester e sepolto senza cerimonia nella cattedrale, mentre suo fratello si impadroniva del suo tesoro e del suo trono.

William era un abile governante e nelle sue dispute con Anselmo stava solo rivendicando i diritti che suo padre aveva esercitato. La sua reputazione soffrì perché era un omosessuale e un uomo irreligioso in un’epoca in cui i pregiudizi erano forti e quasi tutta la storia era scritta da uomini di chiesa.

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