Julius Caesar
Julius Caesar, tragedia in cinque atti di William Shakespeare, prodotta nel 1599-1600 e pubblicata nel First Folio del 1623 da una trascrizione di un promptbook.
Basato sulla traduzione del 1579 di Sir Thomas North (attraverso una versione francese) delle Bioi parallēloi (Vite parallele) di Plutarco, il dramma si svolge nel 44 a.C., dopo che Cesare è tornato a Roma. Temendo l’ambizione di Cesare, Cassio forma una cospirazione tra i repubblicani romani. Convince il riluttante Bruto, amico fidato di Cesare, ad unirsi a loro. Bruto, turbato e insonne, trova conforto nella compagnia della sua nobile moglie, Porzia. La moglie di Cesare, Calpurnia, allarmata da sogni profetici, avverte il marito di non andare al Campidoglio il giorno dopo (per la risposta di Cesare, vedi video). Poi, come previsto, Cesare viene ucciso in Senato il 15 marzo, “le idi di marzo”. Il suo amico Marco Antonio, che ha opportunamente stretto le mani insanguinate dei cospiratori, tiene una toccante orazione funebre che ispira la folla a rivoltarsi contro di loro. Ottavio, nipote di Cesare, forma un triumvirato con Antonio e Lepido; Bruto e Cassio vengono infine sconfitti nella battaglia di Filippi, dove si uccidono per evitare ulteriore disonore.
Per una discussione di questa opera nel contesto dell’intero corpus di Shakespeare, vedi William Shakespeare: Shakespeare’s plays and poems.