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La Cattedrale di Firenze, Brunelleschi e il Rinascimento italiano (1420-36)

Perché la Cattedrale di Firenze è importante per il Rinascimento?

Il Rinascimento a Firenze è inestricabilmente legato alla cupola della sua nuova cattedrale, la cui costruzione fu un elemento particolarmente ispiratore dell’arte del primo Rinascimento e fece molto per confermare la preminenza fiorentina durante il quattrocento rinascimentale. La cattedrale basilicale di Santa Maria del Fiore a Firenze (“Cattedrale di Santa Maria del Fiore”) fu iniziata nel 1296 in uno stile di architettura gotica, progettata da Arnolfo di Cambio (c.12401310) e ornata con il caratteristico rivestimento in marmo intarsiato dell’architettura romanica in stile toscano. La rivalità civica tra gli Stati Ducali portò alla costruzione di un’ambiziosa cupola, innalzata ad un’altezza sopra la navata centrale tale da superare quella di qualsiasi chiesa in Toscana. Nel 1418, la costruzione della navata centrale aveva già predeterminato la disposizione a pianta ottagonale dei pilastri di sostegno sormontati da un tamburo sopraelevato, ma i mezzi tecnici con cui costruire la cupola non erano ancora stati stabiliti. In breve, il progetto era in stallo. La soluzione di successo – ispirata sia alla tradizione gotica delle volte in pietra che ai principi dell’architettura romana – fu trovata e implementata dal principale architetto rinascimentale Filippo Brunelleschi (1377-1446), i cui studi sugli edifici romani gli diedero una visione dei metodi classici di proporzione e struttura. La sua proposta per la cupola della cattedrale impiegava una cupola interna e una esterna, con l’involucro interno che era auto-sostenuto grazie ad anelli concentrici di blocchi di muratura, mattoni a spina di pesce e supporti a catena incorporati. Tutto questo eliminava la necessità di impalcature di legno temporanee – che in ogni caso sarebbero state ingestibili all’altezza e alla luce in questione. La soluzione di Brunelleschi esemplificava la transizione tra il mondo gotico e il nuovo spirito di ricerca scientifica ed estetica. In effetti, la sua realizzazione segnò il corso dell’arte rinascimentale italiana, ponendo Firenze al centro di una nuova era culturale. Dalla morte di Brunelleschi, sono state fatte diverse aggiunte all’edificio. Per esempio, nel 1568-79, un enorme dipinto murale del Giudizio Universale fu dipinto sul lato inferiore della cupola da Giorgio Vasari e Federico Zuccari, pagato dalla famiglia Medici di Firenze; un’elaborata facciata in stile Gotico Revival, per esempio, fu aggiunta al suo lato occidentale durante il XIX secolo, da Emilio De Fabris (1808-83); mentre tre enormi porte di bronzo furono aggiunte nel 1899-1903. Tuttavia, il vero significato del Duomo di Firenze risiede nella sua cupola e nel pensiero rinascimentale che l’ha ispirata.

Fatti architettonici sul Duomo di Firenze

Il complesso della cattedrale, situato in Piazza del Duomo, comprende tre edifici: la cattedrale stessa, il Battistero e il Campanile di Giotto. Tutti e tre gli edifici sono inclusi nell’area del centro di Firenze che è designata come patrimonio mondiale dell’UNESCO. La cattedrale rimane una delle chiese più grandi d’Italia: è lunga circa 153 metri e larga 38 metri, mentre gli archi delle navate laterali sono alti 23 metri. La cupola della cattedrale è alta circa 115 metri e larga 45 metri. È stata – per secoli – la più grande cupola del mondo, ed è ancora la più grande cupola in mattoni mai realizzata.

La cattedrale di Firenze è costruita come una basilica, in linea con gli stili romano e bizantino, che sono stati poi adattati alle forme dell’antichità classica, che tanto hanno ispirato gli architetti rinascimentali. Ha un’ampia navata centrale composta da quattro campate quadrate, con una navata ai lati. Il coro e i transetti seguono una pianta poligonale identica, separati da due cappelle poligonali più piccole. La pianta complessiva forma una croce latina, mentre le navate laterali e la navata centrale sono separate da ampi archi gotici a sesto acuto sostenuti da pilastri compositi.

Di fronte alla Cattedrale si trova il Battistero di San Giovanni, un edificio ottagonale costruito tra il 1059 e il 1128 nello stile dell’architettura romanica – lo stile su cui si basa in gran parte l’architettura rinascimentale. Il Battistero è esso stesso un’icona della scultura rinascimentale, grazie alle sue tre serie di porte di bronzo create da due dei grandi scultori rinascimentali. Due serie furono create da Lorenzo Ghiberti (1378-1455), un importante rivale di Brunelleschi, e una serie da Andrea Pisano (1290-1348). Il campanile della cattedrale, costruito tra il 1334 e il 1359, fu progettato da Giotto (1267-1337), e completato da Andrea Pisano e Francesco Talenti (1300-69). Ha una forma quadrata di 14 metri e un’altezza di 84 metri, si innalza su quattro livelli successivi e si sostiene senza contrafforti.

Storia

La Cattedrale di Santa Maria del Fiore fu eretta sul sito di una cattedrale precedente, costruita all’inizio del V secolo. Nell’ultimo decennio del XIII secolo era ormai fatiscente per l’età e non era più in grado di competere con le cattedrali gotiche nuove o rinnovate nelle città rivali della Toscana. La nuova struttura di Santa Maria del Fiore fu progettata da Arnolfo di Cambio (i suoi altri progetti includevano la chiesa francescana di Santa Croce e il palazzo-fortezza merlato, conosciuto come Palazzo Vecchio) e si prevedeva che ci volessero 140 anni per costruirla. Il progetto procedette a scatti, con una successione di diversi architetti, tra cui Andrea Pisano, Giotto, Francesco Talenti, Giovanni di Lapo Ghini, Alberto Arnoldi, Giovanni d’Ambrogio, Neri di Fioravante e Andrea Orcagna. Nel 1418 l’unica parte della struttura che non era stata completata era la cupola, perché nessuno riusciva a capire come progettare una cupola per coprire l’enorme torre ottagonale della cattedrale senza che questa crollasse durante la costruzione. Fu indetta una gara per trovare una soluzione, che fu vinta dal Brunelleschi. Il lavoro iniziò nel 1420 e fu finito nel 1436. La cupola di Santa Maria del Fiore fu la prima cupola ottagonale della storia ad essere eretta senza un supporto temporaneo in legno, e divenne il simbolo visibile della cultura rinascimentale fiorentina.

Architettura

La causa principale della difficoltà architettonica della cupola, fu la decisione – presa nel 1367 – di rifiutare lo stile gotico medievale (che usava contrafforti per sostenere i livelli superiori di una cattedrale) in favore di una cupola mediterranea dall’aspetto più classico (che doveva essere autoportante). La cupola stessa era già stata progettata da Neri di Fioravante che aveva proposto una grande cupola interna racchiusa in una cupola esterna più sottile (in parte sostenuta dal guscio interno), come protezione contro il tempo. La cupola interna doveva stare senza sostegno di alcun contrafforte sul tamburo ottagonale. Questo era il piano, ma nessuno sapeva come progettarlo. Il punto è che la larghezza e l’altezza della cupola erano così grandi che era quasi certo che si sarebbe allargata e sarebbe caduta sotto il suo stesso peso, facendo crollare il tamburo ottagonale nel processo.

La soluzione di Brunelleschi era basata su tre elementi principali. In primo luogo, incorporò quattro serie di catene di ferro incastrate – che agivano come cerchi da botte – per evitare che il guscio interno si allargasse. Secondo, questo sistema di supporto fu ulteriormente rinforzato da otto costole verticali, integrate da 16 costole nascoste, che si irradiano dal centro. In terzo luogo, la muratura della cupola interna era disposta a spina di pesce, il che aiutava a trasferire il peso e lo stress alle costole verticali. La cupola esterna era coronata da un tipo di cupola, conosciuta come lanterna – anch’essa progettata da Brunelleschi – ma completata nel 1461 dopo la sua morte dal suo amico Michelozzo. La lanterna chiudeva l’oculo centrale della cupola ed esercitava una forza aggiuntiva verso il basso, riducendo così la spinta verso l’esterno alla base. Il tetto della lanterna era sormontato da una palla di rame con croce, realizzata nel 1469 da Andrea del Verrocchio (1435-88), contenente un insieme di reliquie sacre. La palla fu rimossa da un fulmine nel luglio 1600 e sostituita da una ancora più grande due anni dopo.
Memoria di Brunelleschi

Brunelleschi, l’ingegnere di Santa Maria del Fiore, si formò prima come scultore e orafo, prima di passare all’architettura nel 1401. La sua comprensione dell’arte e dell’ingegneria romana fu alla base di gran parte del suo successo rinascimentale, che fu quello di trasformare l’inutile complessità del design gotico in qualcosa di più semplice e luminoso. Una grande statua di Brunelleschi si trova ora in Piazza del Duomo e guarda la sua magnifica cupola, la silhouette classica che continua a dominare lo skyline della città. Lui stesso è sepolto all’interno della Cattedrale: la sua tomba si trova nella parte della cripta aperta al pubblico. Il fatto che gli sia stata concessa una sepoltura così prestigiosa all’interno dell’edificio più importante di Firenze, è una chiara prova della sua reputazione tra i leader e i cittadini della sua città natale.

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