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Le strategie di sonno polifasico migliorano le prestazioni prolungate: Uno studio sul campo su 99 marinai

Abstract

In situazioni in cui esistono continue richieste di lavoro prolungato, il modello abituale di sonno monofasico notturno (6-8 ore di durata) può essere raramente realizzato, e l’efficacia delle prestazioni può talvolta essere gravemente compromessa dall’accumulo del debito di sonno. Diversi studi hanno dimostrato che i sonnellini possono essere sproporzionatamente efficaci nel recuperare il funzionamento durante il lavoro continuo (CW).

In questo studio, i modelli di sonno-veglia e la loro relazione con le prestazioni sono stati studiati per 99 marinai coinvolti in gare di vela oceanica in solitaria e a due mani (un modello di una situazione CW altamente impegnativa). La maggior parte dei marinai ha adottato spontaneamente orari di sonno-veglia multipli e si è adattata senza grandi difficoltà a questi modelli polifasici. Il 66,5% aveva una durata media degli episodi di sonno (SED) che andava da 20 minuti a 2 ore. Il tempo medio complessivo di sonno totale (TST) per 24 ore è stato ridotto da una linea di base di 7,5 a 6,3 ore. Le prestazioni di gara erano correlate negativamente e significativamente con le SED e le TST medie. I migliori risultati di performance sono stati ottenuti da coloro che dormivano per periodi compresi tra 20 min e 1 h e per un totale di 4,5-5,5h di sonno al giorno.

I risultati sono discussi insieme a diversi studi e questioni cronobiologiche, filogenetiche e sperimentali, che suggeriscono tutti che gli esseri umani adulti possono avere una tendenza polifasica smorzata di sonno-veglia. Viene anche proposto che i programmi di sonno polifasico potrebbero diventare soluzioni promettenti e fattibili per la gestione delle esigenze di sonno in situazioni di CW prolungato.

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