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Muladhara – Root chakra

Descrizione generale dei chakra

I simboli dei chakra si trovano nell’induismo e nel buddismo, entrambi i quali hanno le loro radici nel subcontinente indiano. Queste tradizioni sono talvolta raggruppate come Tantra. Chakra è una parola sanscrita che si traduce in ‘ruota’ o disco’ (a volte ‘cerchio’). Questi significati collegano i chakra al concetto di energia – in particolare energia e movimento – ma anche ai rituali religiosi e spirituali, in cui i partecipanti stanno tipicamente in una formazione circolare. L’antico pensiero indù sostiene che ci sono due piani di esistenza: il piano fisico, materiale e il regno non fisico. Si potrebbe pensare che il regno non fisico sia dove si trovano i pensieri, gli spiriti, le emozioni e l’energia. Nel buddismo, la parola chakra – che significa ‘cerchio’ o ‘ruota’ – può essere pensata per rappresentare il ciclo di nascita, morte e rinascita. Nel Sat-Cakra-Nirupana e nel Padaka-Pancaka, entrambi influenti testi tantrici, i chakra sono descritti come “emanazioni di coscienza” che vengono dal piano spirituale nel mondo materiale. Si pensa che i chakra siano ruote di energia che girano dentro e, allo stesso tempo, fuori dal corpo. Questa energia è chiamata prana, ed è l’energia della forza vitale. Prana si traduce anche come ‘respiro’. Nel mondo occidentale, i chakra e i loro simboli associati sono più comunemente associati alle pratiche dello yoga e della meditazione. Si crede, in particolare nel movimento New Age, che i chakra possano bloccarsi o disallinearsi, soffocando la creatività o causando problemi di salute. Nel corso del tempo, si è sviluppato un modello di 7 chakra, ognuno corrispondente ad una posizione sul corpo umano. Questa è la rappresentazione più visibile dei chakra nell’era moderna, anche se non è l’unica. Gli antichi testi indù e buddisti presentano molti sistemi e dottrine alternative.

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