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Voci della collezione

Descrizione

Beowulf è il più lungo poema epico in inglese antico, la lingua parlata nell’Inghilterra anglosassone prima della conquista normanna. Lungo più di 3.000 righe, Beowulf racconta le gesta del suo eroe eponimo, e le sue successive battaglie con un mostro chiamato Grendel, con la madre vendicativa di Grendel, e con un drago che faceva la guardia ad un tesoro. Il manoscritto non reca alcuna data, e quindi la sua età deve essere calcolata analizzando la calligrafia degli scrivani. Alcuni studiosi hanno suggerito che il manoscritto sia stato realizzato alla fine del X secolo, altri nei primi decenni dell’XI, forse già durante il regno di re Cnut, che governò l’Inghilterra dal 1016 al 1035.

Il momento più probabile in cui il Beowulf è stato copiato è l’inizio dell’XI secolo, il che rende il manoscritto vecchio di circa 1.000 anni.

Nessuno sa con certezza quando il poema fu composto per la prima volta.

Il contenuto del manoscritto

Oltre al Beowulf, il manoscritto contiene diversi altri testi medievali. Questi comprendono un’omelia su San Cristoforo; Le meraviglie dell’Oriente (noto anche come Le meraviglie dell’Oriente), illustrato con bestie meravigliose e mostri deformi; la lettera di Alessandro ad Aristotele; e una copia imperfetta di un altro poema inglese antico, Giuditta.

Beowulf è il penultimo elemento di questa collezione, il cui insieme fu copiato da due scrivani anglosassoni che lavoravano in collaborazione.

A chi apparteneva il manoscritto di Beowulf?

Il primo proprietario registrato del Beowulf è Laurence Nowell (morto verso il 1570), un pioniere dello studio dell’inglese antico, che ha iscritto il suo nome (datato 1563) in cima alla prima pagina del manoscritto. Beowulf entrò poi nella famosa collezione di Sir Robert Cotton (morto nel 1631) – che possedeva anche i Vangeli di Lindisfarne e le due copie della Magna Carta della British Library – prima di passare nelle mani di suo figlio Sir Thomas Cotton (morto nel 1662), e del nipote Sir John Cotton (morto nel 1702), che lasciò in eredità il manoscritto alla nazione. La biblioteca di Cotton formò una delle collezioni di fondazione del British Museum nel 1753, prima di essere incorporata come parte della British Library nel 1973.

Perché il manoscritto è danneggiato?

Durante il XVIII secolo, i manoscritti di Cotton furono trasferiti per essere custoditi ad Ashburnham House a Westminster. La notte del 23 ottobre 1731 scoppiò un incendio e molti manoscritti furono danneggiati e alcuni completamente distrutti.

Beowulf è scampato all’incendio relativamente intatto, ma negli anni successivi ha subito una perdita maggiore a causa della manipolazione, con lettere che si sono sgretolate dalle parti esterne delle sue pagine. Messo in cornici di carta nel 1845, il manoscritto rimane incredibilmente fragile, e può essere maneggiato solo con la massima cura.

Vedi una serie completa di immagini del manoscritto digitalizzato del Beowulf o guarda il Beowulf elettronico, una collaborazione tra la British Library e l’Università del Kentucky.

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