Riassunto di storia dell’arte. Periodi e movimenti nel tempo.
L’arte greca antica ha come caratteristica principale un alto idealismo estetico, non è una rappresentazione naturale e diretta della realtà, ma una visione idilliaca e perfetta della mente artistica invece, che è percepita e raffigurata da loro nelle loro diverse piattaforme d’arte. Usano la proporzionalità e l’equilibrio degli elementi e le misure matematiche per rappresentare una realtà edulcorata. Padroneggiano la rappresentazione delle linee della figura umana e la loro sinuosità alla perfezione, sia nel disegno che nella scultura. Il corpo umano per loro è il fondamento di tutta la bellezza e la proporzione, questa tendenza è chiamata Antropocentrismo. Creano opere d’arte per la gioia dello spirito, per la piacevole sensazione di vedere cose belle.
La Grecia, è una piccola penisola situata a sud-est dell’Europa. Qui sono nate le prime idee che hanno plasmato la cultura occidentale, in modo tale che le nostre conoscenze e modi di pensare sono una conseguenza della filosofia, della scienza e dell’arte dei greci. Questa cultura inizia approssimativamente nel V e IV secolo, fiorisce e si sviluppa pienamente tra il VII e il II secolo prima dell’era cristiana, non solo in Grecia ma anche in altri territori mediterranei abitati dai greci. Le influenze della loro cultura si estendono oltre le loro frontiere; non solo geografiche ma anche nel tempo, poiché la loro filosofia di vita e i loro stili artistici hanno dimostrato di continuare a influenzare in un modo o nell’altro gli esseri umani attraverso la loro storia ed espressione artistica.
La razionalità dell’arte greca
Anche se la loro arte si basa sulla natura, la manifesta comunque rappresentandone una versione edulcorata; (come detto prima), tendendo alla rappresentazione di un mondo idealizzato; dove la semplicità, la proporzione, il ritmo, la chiarezza e l’unità concettuale del lavoro dominano tutte le sue forme artistiche. Non è che i greci non erano interessati alla realtà circostante, alla vita sociale e politica, è solo che essi piuttosto a rappresentare il loro mondo attraverso la visione e l’immaginazione dell’artista e gli standard estetici del tempo, rispondendo a rappresentare il loro ambiente circostante e l’immagine dell’uomo in un modo particolare.
Tuttavia; nonostante l’idealizzazione della realtà erano in grado di catturare con grande abilità nelle loro opere d’arte dettagli affidabili della natura. I greci nell’antichità rappresentavano le piante e gli animali, così come la figura umana, con grande realismo nei dipinti, nelle sculture e nelle ceramiche, grazie a una ricerca approfondita della natura. Non la rappresentano nella sua forma grezza, poiché la loro filosofia di vita, incline alla perfezione e all’equilibrio, così come la razionalizzazione delle forme non era in accordo con la rappresentazione della cruda realtà così com’è. I pittori attraverso i diversi periodi dell’opera d’arte greca si riuniscono in scuole d’arte e riescono a seguire gli standard artistici come i canoni geografici specifici della bellezza e della rappresentazione dell’arte in cui si trovavano.
Dal periodo arcaico le figure erano rappresentate statiche, frontali, con un tipico sorriso e occhi a mandorla; fino al periodo classico con la raffinatezza estetica e il realismo dettagliato sviluppati da questa cultura greca; nella costante ricerca di trovare la propria estetica personale, si può percepire una grande conquista nel superamento artistico, che non smette mai di studiare la natura circostante e considerare l’uomo come il centro di quella realtà.
Un chiaro esempio di come idealizzarono la rappresentazione delle figure umane è il gusto sviluppato per l’atletismo, che servì come ispirazione ai greci e fu molto coltivato da questi. Lo sport sviluppò i corpi perfetti degli atleti, fornendo agli artisti i loro migliori modelli. Affascinati dalle forme sinuose del corpo umano, raggiunsero già nella fase classica il fenomenale dominio della conoscenza dell’anatomia, permettendo così loro di rappresentare forme e curve del corpo con grande dettaglio e realismo.
Fabolose sculture della fase classica mostrano realismo e maestria raggiunti come ad esempio il “lanciatore di disco” realizzato dall’artista Myron e l’ultima opera classica della fase “Il fauno Barberini” (di un realismo estremo), o la favolosa rappresentazione della scultura “Vittoria di Samotracia” che con le ali spiegate e il corpo in avanti, sfida il vento mostrando grande abilità nello studio delle vesti, rappresentate in questa fase con incredibile dettaglio e modo naturale.
Nel periodo ellenistico, affidandosi a nuove tecniche riuscirono a fornire le opere scultoree di impressionante forza drammatica, movimento e contorsioni che supportavano la rappresentazione di quelle emozioni nei momenti di massimo stress. I cosiddetti generi (opere scultoree spettacolari che rappresentano figure nel loro ambiente abituale in posizioni apparentemente noncuranti), sono; anche se ancora basati sui canoni della bellezza greca, più dinamici, hanno più espressione attraverso i movimenti delle braccia e delle gambe, i capelli ondulati e i vestiti battuti dal vento, o le contorsioni della figura come nella scultura del “giovane che si toglie una spina dal piede” o la scultura rappresentante una vecchia ubriaca.
La scultura nell’arte greca è spiegata in un articolo destinato ad ampliare queste informazioni e capire la grandezza e l’importanza che avevano depositato in queste opere il concetto di proporzione, l’idealismo e la bellezza pura delle forme.
Caratteristiche fondamentali dell’arte greca:
– Fioritura di un idealismo estetico che cerca di rappresentare una visione idilliaca della bellezza.
– Rappresentazione della proporzionalità e dell’equilibrio nelle opere d’arte che contribuiscono ad evidenziare il concetto di perfezione estetica.
– Non è di carattere pratico e realistico, ma decorativo. Ricerca della gioia dello spirito.
– Preoccupazione di rappresentare una visione ideale della bellezza del corpo umano.
– Rappresentazione della natura e del mondo circostante con una visione idealizzata e addolcita di questo.
– L’arte greca non cerca di essere uno strumento di propaganda, solo come veicolo di piacere estetico.
– La razionalità delle misure matematiche utilizzate per rappresentare la proporzione ideale nelle opere d’arte.